Introduzione ai motori termici
I motori termici rappresentano una delle più importanti invenzioni della storia dell’umanità. Questi motori sfruttano l’energia termica ottenuta dalla combustione di carburanti per generare energia meccanica. Grazie alla loro versatilità, i motori termici sono utilizzati in molteplici applicazioni, dai trasporti ai macchinari industriali.
Classificazione dei motori termici
Esistono diverse tipologie di motori termici, ma i principali esempi sono il motore a combustione interna e il motore a combustione esterna. Nel primo caso, il carburante viene bruciato all’interno di una camera di combustione situata all’interno del motore. Nel secondo caso, invece, la combustione avviene all’esterno del motore e la calore viene trasferito all’interno attraverso un fluido termovettore.
Come funzionano i motori termici
I motori termici funzionano seguendo un ciclo termodinamico, che può essere rappresentato da diverse configurazioni. Il ciclo più comune è il ciclo Otto, utilizzato nei motori a benzina. In questo caso, il carburante viene aspirato all’interno del motore, compresso, bruciato e espulso attraverso l’uscita di scarico. Nel caso dei motori diesel, invece, si utilizza il ciclo Diesel, che prevede la combustione spontanea del carburante grazie alla compressione.
Vantaggi e svantaggi dei motori termici
I motori termici presentano numerosi vantaggi, come l’elevata potenza specifica, la versatilità di utilizzo e la facilità di manutenzione. Tuttavia, presentano anche alcuni svantaggi, come l’elevato impatto ambientale legato alle emissioni di gas inquinanti e l’elevato rumore generato durante il funzionamento. Inoltre, i motori termici sono soggetti ad usura e richiedono una costante manutenzione per mantenere elevate prestazioni.