Legge di Kirchhoff sulle tensioni

Cos’è la Legge di Kirchhoff sulle tensioni?

La Legge di Kirchhoff sulle tensioni è una legge fondamentale dell’elettrotecnica che stabilisce che la somma delle tensioni presenti in un circuito chiuso deve essere uguale a zero. In altre parole, la somma algebrica delle differenze di potenziale tra i vari elementi del circuito, come resistenze, generatori e circuiti aperti, deve essere uguale a zero. Questa legge è stata formulata dal fisico tedesco Gustav Kirchhoff nel 1845 ed è nota anche come la “prima legge di Kirchhoff”.

La Legge di Kirchhoff sulle tensioni è un principio fondamentale dell’elettrotecnica perché permette di calcolare le tensioni in un circuito elettrico senza dover effettuare misurazioni dirette. Inoltre, è utile anche per verificare se un circuito è correttamente collegato, in quanto se la somma delle tensioni non è uguale a zero, significa che c’è un errore di collegamento.

Esempi di applicazione della Legge di Kirchhoff sulle tensioni

Un esempio di applicazione della Legge di Kirchhoff sulle tensioni può essere il calcolo della tensione di una resistenza in un circuito. Supponiamo di avere un circuito composto da una batteria da 12V, una resistenza da 3ohm e un’altra resistenza da 6ohm. La tensione ai capi della batteria è di 12V, quindi possiamo scrivere l’equazione Vbatt – V1 – V2 = 0, dove V1 è la tensione ai capi della resistenza da 3ohm e V2 è la tensione ai capi della resistenza da 6ohm. Sappiamo che la corrente che attraversa entrambe le resistenze è la stessa, quindi possiamo scrivere l’equazione V1 = 3I e V2 = 6I, dove I è la corrente che attraversa le resistenze. Sostituendo queste equazioni nell’equazione precedente, otteniamo 12V – 3I – 6I = 0, da cui I = 2A e quindi V1 = 6V e V2 = 12V.

Un altro esempio può essere il calcolo delle tensioni in un circuito con più fonti di tensione. Supponiamo di avere un circuito composto da due batterie, una da 12V e l’altra da 8V, collegate in serie a una resistenza da 4ohm. La somma delle tensioni deve essere uguale a zero, quindi possiamo scrivere l’equazione V1 + V2 – Vres = 0, dove V1 e V2 sono le tensioni delle due batterie e Vres è la tensione ai capi della resistenza. Sappiamo che la corrente che attraversa il circuito è la stessa, quindi possiamo scrivere l’equazione V1 = 12I e V2 = 8I. Sostituendo queste equazioni nell’equazione precedente, otteniamo 12I + 8I – 4I = 0, da cui I = 2A e quindi Vres = 8V, V1 = 24V e V2 = 16V.

Come si applica la Legge di Kirchhoff sulle tensioni?

Per applicare la Legge di Kirchhoff sulle tensioni, bisogna seguire alcuni passaggi:

  1. Individuare i nodi del circuito, ovvero i punti in cui si incrociano tre o più conduttori.
  2. Disegnare il circuito e assegnare un senso di percorrenza ai rami del circuito.
  3. Assegnare una convenzione di polarità ai generatori, ovvero stabilire se forniranno tensione positiva o negativa al circuito.
  4. Scrivere l’equazione della somma delle tensioni per un circuito chiuso, partendo dal nodo iniziale e seguendo il senso di percorrenza dei rami.
  5. Risolvere l’equazione per trovare le tensioni sconosciute.

Limitazioni e criticità della Legge di Kirchhoff sulle tensioni

La Legge di Kirchhoff sulle tensioni è un principio fondamentale dell’elettrotecnica, ma ha anche alcune limitazioni e criticità. Ad esempio, assume che il circuito sia lineare e che non ci siano variazioni di tensione nel tempo. Inoltre, non tiene in considerazione le perdite di energia o le resistenze interne dei generatori. In alcuni casi, può essere difficile applicare la legge a circuiti complessi o con molti rami. Tuttavia, nonostante queste limitazioni, la Legge di Kirchhoff sulle tensioni rimane uno strumento fondamentale per la risoluzione dei circuiti elettrici.